Ai nastri di partenza un progetto sperimentale per l’inclusione sociale dei malati di Huntington sostenuto dall’Associazione Italiana Corea di Huntington Milano e dal Comune di Milano.
Una delle difficoltà rilevanti della Malattia di Huntington è data dal senso di apatia che è fra i caratteristici sintomi della patologia in alcune delle sue fasi. Tale perdita di iniziativa dei malati e il conseguente bisogno di stimolazione competente degli stessi nelle attività quotidiane implica necessariamente una pianificazione delle attività.
Vi è la necessità di favorire la socialità e i momenti ricreativi del malato per garantire sempre più il contatto con la realtà ed evitare il progressivo isolamento, sia per mancanza di opportunità, sia per mancanza di specifiche figure professionali esperte e competenti sulla Malattia di Huntington.
Un progetto sperimentale, che prenderà le mosse fra breve, sostenuto dall’Aich Milano Onlus e dal Comune di Milano, nel quadro degli interventi finalizzati all’inclusione sociale delle persone con disabilità, mira all’individuazione del bisogno del malato in relazione alle sue competenze e alle sue disabilità al fine di dare risposte adeguate alle situazioni individuali
Il progetto, che si caratterizza come studio pilota, si connota per il suo carattere fortemente innovativo e sperimentale, anche in relazione ad altre esperienze legate alla cura del malato nel campo di questa patologia.
Date le problematiche specifiche dovute dalla Malattia di Huntington si è pensato di proporre un intervento che preveda un percorso articolato in colloqui di supporto psicologico, nel quale vengono affrontate tematiche relative ai processi cognitivi, comportamentali e tutto ciò che concerne l’aspetto relativo alla convivenza con le problematiche della Malattia, affiancati da attività laboratoriali condotte da un educatore professionale, appositamente studiate per il tipo di disabilità che comporta la Malattia di Huntington, in grado cioè di favorire attraverso una serie di momenti di tipo ricreativo-creativo la riduzione del senso di apatia e di perdita di iniziativa del malato. Le azioni riguarderanno attività socioculturali di varia natura con attenzione alla sperimentazione nel campo delle arti espressive.
I dati e le informazioni del progetto, sistematizzati e rielaborati, saranno diffusi attraverso i canali di comunicazione dell’associazione alle istituzioni, alle ASL e a tutti gli operatori del settore, nonché alle associazioni del Terzo Settore sensibili alle problematiche della disabilità, del disagio e della solidarietà e dell’inclusione sociale.
Per informazioni:
Dott. ssa Dominga Paridi, psicologa, Aich Milano Onlus
segreteria@aichmilano.it
Tel. 02 619 112 618
>> venerdì Settembre 4, 2015