Toccante la performance teatrale di “Emozioni di Còrea”, messa in scena il 19 settembre dai familiari del gruppo AICH della provincia di Bergamo. Parlare senza paura né retorica di Malattia di Huntington non è facile, ancora più difficile è farlo con il linguaggio vivo e emozionante del palcoscenico di fronte a una sala gremita. Il familiari bergamaschi ci sono riusciti, grazie alla loro passione e alla sapiente regia di Giuseppe Goisis, che ha saputo creare poesia e partecipazione e scegliere le giuste metafore per dire ciò che le parole faticano ad esprimere:
“Siamo fragili come farfalle.
La speranza nasce da un volo collettivo in cui nessuno resti solo”
Bravissimi tutti e brava l’associazione InOltre che ha promosso, insieme a AICH Milano Onlus, questo progetto, da proseguire e replicare, per parlare di Huntington con grazia e coraggio!